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Confronto tra strumenti per fare latti vegetali

Spesso ci chiedete qual’è la differenza nel fare il latte vegetale con Vegan Milker o coi altri utensili che ci sono. Con lo scopo di chiarire dubbi, qualche anno fa abbiamo fatto uno studio, di confronto dettagliato degli utensili e macchine che ci sono nel mercato per fare latte vegetale. Negli ultimi tempi sono apparse nuove proposte, che abbiamo aggiunto, per offrirvi la visione più aggiornata posibile.

La chiave del successo di Vegan Milker

Perchè siamo leader in vendite e prestigio se siamo una piccola ditta che quasi non spende in pubblicità? Per 5 anni consecutivi Vegan Milker è il prodotto per fare latte vegetale più venduto e miglior avalorato in Europa (questi sono dati che ognuno può verificare in internet). Siamo anche l’unica ditta che produce l’utensile all’Europa e con materiali d’origine europeo e nordamericano. Tutti i nostri concorrenti producono le loro borse, utensili e apparecchi in Cina. Inoltre concorriamo con grandi ditte, in molti casi gestite da fondi di investimento, che fanno investimenti milionari in pubblicità e che vendono tanti altri prodotti. Allora com’è possibile che siamo leader del mercato europeo?

Semplicità, versatilità e emulsione insuperabili

Vegan Milker® è l’unica alternativa del mercato che ha un brevetto come invento perchè il suo sistema d’emulsione centrifuga e una novità diversa dal resto. È semplice da capire. Nei sistemi che ci sono, che successivamente vedremo, prima si macina la frutta secca, i cereali o i semi con acqua. E, solo in alcune alternative, dopo si filtra. Nel caso di Vegan Milker® (usato insieme a qualsiasi frullatore) stiamo macinando e filtrando allo stesso tempo, facendo un processo d’emulsione unico, che poi viene completato dal processo di pressato della polpa col mortaio. Le lamette del frullatore salgono e scendono per il filtro di Vegan Milker®. Questa mobilità permette ottimizzare il processo di macinato e inoltre genera l’emulsione centrifuga continua e necessaria per estrarre l’essenza di qualsiasi seme anche se sia molto piccolo, facendo così bibite vegetali più cremose e concentrate. Per verificare questo, ora che si fa spesso il latte di semi di canapa non sbucciato(LINK), siccome è un seme piccolo e difficile da macinare, vi sfidiamo a fare un latte di semi di canapa con Vegan Milker® o con qualsiasi dei concorrenti, usando lo stesso peso e lo stesso tempo. Semplicemente non si può paragonare. In ogni caso, lasciamo le passioni per scrivere questo articolo. E analizzeremo le diverse alternative, per mostrare le loro virtù, difetti e differenze con Vegan Milker®.

Differenze fra gli utensili per fare latte vegetale

Abbiamo sintetizzato in una tabella tutta la informazione perchè potete avere un idea generale in una occhiata. Nella colonna a sinistra vedete i prodotti a confrontare, quindi se t’interessa uno lo cerchi nelle descrizioni che ci sono successivamente dopo la tabella e avrai tutti i dettagli.

1. Borsa per latte di noci o sacchetto filtrante

Cominciamo per quello più semplice. La borsa per latte di noci (nutbag o cheesecloth in inglese) è quello più semplice per fare latte vegetale. Si è usato per millenni come modo di scolare o filtrare il latte vegetale in tutte le culture del mondo. Ci sono versioni, borsa di cotone, canapa o nylon (versione questa che sconsigliamo specialmente se usi acqua calda nell’elaborazione). Tutte le sacchetto che ci sono nel mercato vengono prodotte in Cina, anche se non sempre viene detto.

Differenze borsa di latte vegetale vs Vegan Milker®

1. Efficienza nel macinato e nel filtrato: col sistema della borsa o sacchetto prima vengono macinati i semi con acqua. Per farlo si può usare da un frullatore fino a un robot di cucina. Quando il seme è stato macinato con acqua, si filtra la mischia con una borsa di tela o un panno. Con Vegan Milker® questi due passi si fanno contemporaneamente. Con un frullatore si macina e si filtra il latte vegetale in un solo passo. Per finire si pressa la polpa col mortaio che ci permette avere queste goccie rimaste lì. 2. Emulsione: il fatto di macinare e filtrare contemporaneamente crea una forza centrifuga che fa che l’emulsione del latte vegetale sia molto intensa. Cioè Vegan Milker® ti permette di ottimizzare il sistema d’emulsione come nessun altro. 3. Tempo di elaborazione: spremere con borsa o sacchetto richiede tempo e pazienza. Se hai entrambi, geniale. Anche noi prima di usare Vegan Milker® abbiamo usato la borsa per anni. Ma con Vegan Milker® abbiamo ridotto il tempo d’elaborazione a 5 minuti, pulizia compresa, quindi il compito diventa più pratico, veloce e ci incoraggia. 4. Versatilità con semi diversi e i potenziatori naturali del sapore: La borsa serve per fare latte vegetale con molti semi eccetto quei piccoli e duri come la canapa. Inoltre quando il latte è denso, o si è fatto con acqua calda, scolare diventa difficile e puoi metterci un’eternità. Nel caso del latte d’avena, il latte di lino o altri cereali e qualche frutta secca, con Vegan Milker® avrai qualsiasi latte vegetale velocemente, al di là che la consistenza sia leggera, densa o cremosa, giacchè per filtrare non c’è bisogno di toccare il latte con la mano. 5. Pulizia: Borse o sacchetto e panni si puliscono con facilità, come qualsiasi panno di lino o cotone e poi con l’uso si consumano e alla fine si rompono. Poi la tela viene asciugata per evitare muffa. Il filtro di Vegan Milker® è di acciaio inossidabile quindi si secca prima e si pulisce in un minuto sotto il rubinetto con l’acqua. Inoltre Vegan Milker è fatto per durare una vita se lo usi bene, e vi diamo due anni di garanzia ma se vedi un difetto di fabbrica ci scrivi a [email protected] e ti inviamo il pezzo. 6. Altri sistemi di questo tipo: Sono apparse altre opzioni per filtrare il latte vegetale, come il filtro CHEFN o BESTONZON A9. Sono pozioni economiche ma non ottime, perchè c’è qualche latte che per la sua consistenza non verrà filtrato bene per questi filtri senza una gran forza esterna di pressione, dettaglio che questi utensili omettono. Prescindono di ogni tipo di mortaio per pressare la polpa. Conclusione: il sistema ancestrale del panno, borsa o sacchetto va benissimo e lo consigliamo a tutti. Ma Vegan Milker è il panno del secolo XXI. È ugualmente semplice ma migliora l’emulsione, il tempo d’elaborazione e la qualità del filtrato. È più versatile che la borsa e ci permette di farlo senza toccare il cibo con le mani. Soltanto ci vuole provare entrambi sistemi per capire le differenze.

2. VEGGIE DRINKS MAKER di LÉKUÉ

Veggie Drinks Maker è il nome originale che abbiamo dato alla nostra invenzione “Chufamix® Veggie Drinks Maker” (oggi conosciuto come “Vegan Milker®”) e che LÉKUÉ non ha avuto problemi in usare malgrado essere la ditta Chufamix S.L. la prima e unica a usare a livello internazionale questa combinazione di parole inglese dal 2012 al 2018. E anche malgrado che gli abbiamo scritti diverse lettere chiedendo di non confondere alla gente, lettere che LÉKUÉ non si è degnato rispondere. Al di là di questo, quella di LÉKUÉ è una proposta suggerente in cui hanno adattato la classica pressa francese di fare te o caffè stile “Bodum®” per fare latte vegetale. Se è 15 euro più economica che Vegan Milker, avrebbe dovuto toglierci il mercato ma siamo ancora i leader del mercato, perchè? Perchè l’utensile di LÉKUÉ non soddisfa le aspettative del cliente. Spieghiamo successivamente i dettagli che ci portano a dire questo, dimenticando le discrepanze per la mancata creatività di LÉKUÉ al scegliere un nome.

Differenze Veggie Drinks Maker(Lékué) vs Vegan Milker®

1 . Brevetto come invenzione. Quando costruisce la sua invenzione su un sistema che esiste già (la pressa francese tipo BODUM®) LÉKUÉ non offre nessuna novità o vantaggio que si possa brevettare sulle alternative del mercato. 2 . Efficienza nel macinato e filtrato: Il processo di LÉKUÉ ha due parti. Prima il seme viene macinato con acqua con un frullatore e dopo macinare viene scolato. Per scolare la polpa del latte LÉKUÉ usa un colino-pressa che viene spinto verso il fondo del recipiente, come il sistema che usano le caffettiere BODUM. Ma i bucchi della pressa sono grandi, come quelli dello scolapasta, quindi il filtrato è insufficiente perchè passano resti di semi al latte. I resti di polpa sono così grandi che ci vuole colare il latte di nuovo con un colino più piccolo che tu abbia per casa per avere un latte senza grumi. Dall’altra parte, almeno nella versione che vendono oggi, parte della polpa arriva anche alla bibita per i piccoli spazi che ci sono nei laterali fra la pressa ed il recipiente. 3 . Emulsione: l’emulsione centrifuga che permette l’utensile di LÉKUÉ è minima o nulla, perchè prima macina e poi filtra. 4 . Tempo d’elaborazione: Il tempo di preparazione è simile a quello di Vegan Milker® ma come già detto il risultato non è ottimo. 5 . Versatilità con diversi semi: la pressa-filtro con maglia di LÉKUÉ non arriva fino in fondo del utensile. Per questa ragione, non serve a fare latte di semi piccoli (ad esempio non pressa 50 grammi d’avena o 100 grammi di riso o 100 grammi di canapa o scagliola). Il suo uso è riservato a semi grandi come la frutta secca e la mandorla di terra. Dunque ti forza a usare più di 100 grammi se vuoi pressare la polpa in modo adeguato, e così sparisce l’opzione di usare la quantità di seme che vogliamo per fare il latte. Con Vegan Milker® questo non è un problema, ci permette di giocare coi semi e le quantità come vogliamo. 6 . Pulizia: Come Vegan Milker l’utensile di LÉKUÉ si pulisce con facilità, tranne la pressa che ha due bucchini giù dove si mette la polpa e ci vuole insistere per pulire bene. 7 . Altri sistemi di questo tipo: Non conosciamo nessun altro utensile con questo tipo d’elaborazione, anch se non avendo brevetto forse altre ditte copieranno loro se il latte vegetale continua a andare avanti. Conclusione: La proposta di LÉKUÉ deve migliorare per diventare efficace. Al momento non serve per fare latte di cereali o di semi piccoli. Per fare il latte di frutta secca, seguendo le istruzioni del utensile, si devono usare 100 grammi per 600ml di latte mentre con Vegan Milker® usiamo il trucco della doppia estrazione LINK a vídeo con gli stessi 100 grammi possiamo ottenere un litro e mezzo di latte di frutta secca più cremosa e senza grumi che i 600 ml di LÉKUÉ. Insomma un utensile che sembra economico, poi diventa carissimo.

3.Macchine automatiche o elettriche per fare latte vegetale

Troviamo diverse marche ce offrono questo tipo di macchine elettriche specializzate in fare latte vegetale che fanno modesta e correttamente il loro compito. Tutte hanno disegni e prezzi simili, sono fatte in Cina e si possono personalizzare col tuo logo per qualsiasi ditta che compri più di 2000 unità. Abbiamo diviso queste macchine in 2 gruppi: quelle di tipo “Termo” e quelle di tipo “Nespresso” per meglio capire le sfumature di ognuna.

3.1 Macchine tipo Termo: Soyabella, Vegan Star, Almond Cow, Soya Electric, ecc.

1 . Efficienza nel macinato e filtrato: Come si vede se si gaurdano tutti i pezzi di Soyabella o nelle istruzioni d’uso dal video di Almond Cow, la macchina ha delle lamette in forma d’elica, fissa, che macina i semi che si mettono in un filtro. Detto filtro viene sommerso in un recipiente con acqua e si preme un pulsante che attiva l’elica. Queste macchine non hanno nessun sistema di pressato della polpa, e ciò rende impossibile usare la bibita che è rimasta concentrata nella polpa o cercare una maniera alternativa di usarla. Vegan Milker® o la borsa per latte di noci o il sacchetto sono molto più efficienti per adattarsi a ogni tipo di seme, anche quelli più piccoli, perchè le lamette del frullatore vanno sù e giù cercando i semi invece in queste macchine l’elica non si muove, resta ferma nell’interno del filtro, nella parte superiore della macchina. Sia la borsa di latte di nocci sia Vegan Milker® permettono pressare bene la polpa per ottenere tutta l’essenza che ha. 2 . Tempo d’elaborazione: Dipendendo dal tipo di programma che scegliamo per ogni bibita, il tempo d’elaborazione va da 5 a 20 minuti. Se confrontiamo con 1 a 3 minuti che ci vuole un frullatore, combinato con Vegan Milker®, questo tipo di macchina non ci dà velocità. 3 . Emulsione: Nel caso specifico del latte vegetale fatto con semi grandi, queste macchine si hanno una corretta capacità d’emulsione. Ciò nonostante la superficie di filtrato della maglia d’acciaio di Vegan Milker® moltiplica per 5 (in cm2) quella di queste macchine, cosa che unita al fatto che l’elica del frullatore ascende e scende cercando i semi, aumenta la capacità d’emulsione di Vegan Milker® versus queste macchine. 4 . Versatilità con diversi semi: A differenza di Vegan Milker® che è pronta a fare latte vegetale con qualsiasi seme, queste macchine sono limitate. Sono fatte per macinare semi grandi come la soia o la frutta secca, ma non sono così efficaci coi semi piccoli come la quinoa, sesamo o canapa. Anche se alcune di esse hanno dei programmi per semi piccoli, sono programmi speciali, che prima cuociono il seme poi lo macinano, e questo aumenta moltissimo il consumo d’energia ed il tempo d’elaborazione. 5 . Visibilità del processo: Col frullatore in Vegan Milker® puoi osservare il processo integrale d’elaborazione del latte vegetale perchè il recipiente è trasparente. Ma con queste macchine non vedi niente di ciò che succede lì dentro. 6 . Consumo d’energia: Queste macchine hanno dei programmi per riscaldare, cuocere o bollire il latte. Ci sono alcune che ti forzano a fare il tuo latte vegetale mentre lo bolli. Per questo scopo hanno delle placche elettriche, il cui consumo supera quello del frullatore che si usa con Vegan Milker® oppure quello della borsa per latte di noci. 7 . Altri sistemi di questa categoria: Questa categoria d’utensili è quella più presente con più modelli. Sono tutte fatte in Cina e di bassa qualità. Alcune hanno la posibilità di fare zuppa calda e purè di verdure: IKHOS, DAETING, MAXXO SOYAMAKER A10, BB VEGETAL C3, VEGAN REVOLUTION E5, IDAVEE E6, VEGAN STAR ecc. Conclusione: In questo confronto, Vegan Milker by Chufamix da semplicità, efficienza e più versatilità.

3.2 Macchine tipo espresso: Springlane(MILA) o quella recente Vegan Milk Maker(CREATE)

Ci ha colpito questo tipo di macchina per fare latte vegetale. Sono le macchine più care di questa categoria, con una bella apparenza, stile Nespresso®. Questa relazione è fatta con le prove con Vegan Milk Maker(Create). 1 . Efficienza nel macinato e filtrato: Ha uno spazio di macinato senza filtro con lamette potenti. Lo spazio di macinare si chiude con un coperchio ermetico con una valvola di vapore. Quando la mischia è cotta e macinata, il latte viene versato nella brocca. Il seme viene macinato, con aiuto dall’acqua calda, nello spazio di macinare, fino che sparisce. Non c’è polpa avanzata. Non c’è filtrato, ne pressato. Siccome non c’è filtrato, le particelle del seme rimangono nel latte e questo può essere spiacevole per il palato. Questo è chiaro nei casi del latte di mandorle e di soia. Se vogliamo un latte senza grumi, avremo bisogno di colare il latte usando altro sistema. Diciamo che il seme è macinato nella bibita, dunque la consistenza è densa, pastosa, puoi masticare i grumi della frutta secca. Il filtrato quindi è insufficiente. Create offre un sistema che va bene per fare latte di cereali, in fiocchi, o creme o piatti cotti, ma insufficiente per un latte vegetale di frutta secca, di piccoli semi o di mandorle di terra. 2 . Emulsione: Le lamette sono potenti e fanno il loro compito di macinare il seme, con l’aiuto dell’acqua calda. Il processo comincia piano piano e poi prende forza fino a disintegrare il seme. Quando il latte viene versato nella brocca ha una consistenza bene emulsionata e schiumosa. Ma quando la assaggiamo ci delude per i resti di semi nella bocca. 3 . Capacità: anche se segna opzioni, da 0,4l fino a 1,5l, il buon funzionamento dalla macchina è con 0,6l, che è il volume dello spazio di macinato. Se vogliamo fare più quantità, prima ci serve i 0,6 l di bibita, e poi riempisce la brocca con più acqua calda fino la quantità scelta. La quantità di semi è anche limitata e puoi mettere da 30g fino a 80g. Mettere più semi può provocare incidenti, come versare l’acqua calda, oppure l’ostruzione dei canali, con il fischio d’emergenza per svuotare. La foto dove lo spazio è pieno di liquido è falsa. Se riempiamo come nell’immagine, si verserà di sicuro. 4 . Versatilità: Poco versatile nel tempo d’elaborazione e tipo di semi che possono usarsi. Non ammette semi piccoli crudi ne acqua naturale nei processi d’elaborazione. I programmi sono pensati per quantità specifiche di acqua e semi. Se aumenta o diminuisce la quantità si può provocare il versare dell’acqua o il blocco del programma. Macinando sempre con acqua molto calda, non c’è l’opzione di fare latte vegetale con acqua naturale. Attenzione perchè l’acqua calda è buona per fare latte di cereali o di soia, ma sconsigliamo usarla col latte di frutta secca, semi piccoli o mandorla di terra, perchè questi semi sono sensibili al caldo e si deteriorano se vengono cotti. In alcuni semi attiva la fibra che fa diventare la bibita un purè pastoso. 5 . Tempo d’elaborazione (per elaborare 0,6l): almeno 17 minuti di processo per ogni bibita + 5 minuti di pulizia automatica + 5 minuti d’asciugatura automatica = 27 minuti. 6 . Pulizia: La brocca del latte, lo spazio dell’acqua, il coperchio dallo spazio di macinare e la griglia inferiore d’appoggio si puliscono a mano. Ma la parte interna dalla macchina, lo spazio di macinare e il canale d’espulsione bisogna pulirli col programma di pulizia e asciugatura automatica che durano 10 minuti e usano acqua calda. 7 . Consumo d’energia: È un consumo d’energia alto nel confronto di Vegan Milker o la borsa per latte de noci. Qualsiasi sia il latte che vogliamo fare, ci forza a bollire l’acqua e a macinare con tanta potenza. È molta energia per produrre 0,6l di latte vegetale. Inoltre al processo d’elaborazione la macchina ha bisogno di più energia per la pulizia. Il programma riscalda acqua e macina per la pulizia finale dello spazio interno. 8 . Visibilità: Non è possibile osservare il processo di macinato perchè tutto succede in uno spazio nascosto. Conclusione: le macchine che abbiamo spiegato sono 3, 4 oppure 6 volte più care che Vegan Milker. Sono belle ma hanno meno semplicità, efficienza, velocità e versatilità per ogni seme che Vegan Milker®.

4. Altre macchine e robot interessanti

Successivamente spieghiamo le sinergie che ci sono con altre macchine più generali. Sono macchine per fare diverse cose in cucina, cosa che può confondere e far credere che possono fare latte vegetale. Vediamo un riassunto di ciò che ciascuna può offrire quando vogliamo fare un latte vegetale a casa.

4.1. Thermomix

Il Thermomix è un robot da cucina eccellente, ma non filtra né emulsiona i semi. Tuttavia, è possibile macinare i semi più duri, come ciperi, nocciole, mandorle, ecc., in pochi secondi. Dopo averli macinati, basta metterli nel Vegan Milker, e fare il latte vegetale senza dover mettere i semi in ammollo per tutta la notte. Conclusione: Thermomix e Vegan Milker offrono una collaborazione tecnica complementare al 100%.

4.2. Vitamix

Siamo dei fan di Vitamix. Made in USA, è la “Rolls Royce” delle macchine per fare “frullati” e latti vegetali. Il Vitamix non è programmabile come il Thermomix, ma include una funzione filtrante. Tuttavia, il processo di produzione del latte vegetale e la pulizia della macchina, è molto più complessa di quella del Vegan MIlker. Nessuna macchina può essere utilizzata per spremere la polpa come facciamo con il Vegan MIlker. Tuttavia, come con il Thermomix, i semi più duri possono essere macinati con il Vitamix e poi utilizzati nel Vegan MIlker per evitare di doverli ammollare in precedenza. Conclusione: Come ci ha detto un esperto a Biofach (Germania), che ha il Vitamix: “Il Vitamix è la Rolls Royce ma Vegan Milker …  è la ruota!“ In realtà, molti clienti Vitamix hanno terminato l’acquisto Vegan MIlker la sua piena compatibilità.

4.3. Nutribullet o Magicbullet

Come ditto in TV, Nutribullet, Magicbullet, possono funzionare bene su frutta e ortaggi, ma NON con frutta secca e altri semi. L’accessorio del Nutribullet chiamato “filtro” non ti aggancia saldamente alla macchina, quindi la polpa fuoriesce tra le lame inferiori. Il risultato è un latte vegetale grumoso e imbevibile. Inoltre: i) la quantità di latte che può essere prodotta è minima. ii) il dispositivo può essere danneggiato a seconda di quale seme viene utilizzato (e fare affidamento sulla garanzia è difficile) iii) non funziona bene con molti semi piccoli. ConclusioneNon consigliamo di acquistare queste macchine per fare latti vegetali.

4.4. Licuadora con accesorio “filtro”

Alcuni “frullatori da tavolo” hanno un accessorio filtro da agganciare alle lame. Funzionano alla grande con frutta e ortaggi, e meglio del Nutribullet con frutta secca e altri semi. 60C Tuttavia, l’aggancio del filtro non è molto saldo e della polpa arriva nel latte vegetale, quindi la consistenza finale non è delle migliori. Usando dei semi nel filtro, diventa difficile assemblare la macchina, perché sarà necessario provare ad agganciarli senza far cadere i semi. Anche smontarlo una volta che il latte è pronto, è alquanto difficile. In più, la polpa è intrappolata nel filtro ed è impossibile spremerla per bene. Conclusione: Se si vuole fare dei latti vegetali, e altre creme e succhi, è meglio acquistare un frullatore a immersione con tutti gli accessori e il Vegan Milker. Ci ringrazierete!!

4.5. Slow Juicers

Le centrifughe sono macchine specializzate per trattare frutta e ortaggi. Sappiamo che alcune sono capaci di trattare semi e frutta secca, ma molti altri no. Per ora, abbiamo visto soltanto come funziona una delle macchine più prestigiose e costose: la “Kuvings”. La prima cosa da notare è che il sistema di frullatura o macinazione è a pressione fredda, non vera macinatura. Il risultato con frutta e ortaggi è eccellente, ma quando si usano semi e frutta secca, ecco cosa abbiamo scoperto:
  1. L’efficacia di emulsione è minima. Il ricettario ufficiale del Kuvings raccomanda di usare 150 grammi di soia per produrre 200 ml di latte di soia, o 180 grammi di mandorle per fare 250 ml (tazza) di latte di mandorla.

Con la stessa quantità di semi, Vegan MIlker può produrre 1 litro di latte di mandorla cremoso, e almeno 1,5 litri di latte di soia.

  1. Non riesce a trattare correttamente piccoli semi, perché il sistema di pressione è progettato per frutta e ortaggi, non per piccoli semi.
  1. La polpa rimanente è estremamente umida e trattiene molti dei nutrienti dei semi o della frutta secca, che dovrebbero essere rilasciati nel latte e non nella polpa.
Conclusione: Se lo si acquista per fare latti vegetali, meglio accertarsi che permetta di trattare qualsiasi tipo di seme, in modo corretto ed efficace.

4.6. Macinare semi senza filtro

Diverse persone ci hanno chiesto perché sia necessario filtrare il latte vegetale. Pensano che il “filtro” sia inutile. Alcuni pensano che se si può mangiare una noce o una mandorla, si può anche frullarla direttamente con dell’acqua per ottenere del latte vegetale saporito. Beh, allora milioni di persone, per migliaia di anni  hanno perso tempo filtrando i latti vegetali. Forse si divertivano?! Conclusione: Battete con un frullatore a immersione o un frullatore normale 150 grammi di noci, 1 litro d’acqua e del dolcificante per il sapore (opzionale). Provate questo “latte croccante”, e se vi piace, perfetto!!! … non vi serve un Vegan Milker!

CONCLUSIONE FINALE

Con la tranquillità che consegue il ricevere buoni consigli, affermiamo che:

Oggi non c’è un sistema FACILE, veloce ed efficiente come Vegan Milker per fare latti vegetali

Speriamo che questo articolo abbia fatto luce sulla ricerca del sistema migliore.

Tuttavia, crediamo che la cosa migliore sia provare in prima persona e attraverso le esperienze di chi ha già utilizzato queste macchine ed utensili a casa.

Niente è meglio del provare con mano!

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